Il demolitore: Nirvana - Nevermind

Il demolitore é colui che non é mai contento, vede sempre il lato negativo delle cose ed é colui che risponderebbe alla classica domanda: "un bicchiere é mezzo pieno o mezzo vuoto?" con "non é né mezzo pieno né mezzo vuoto, é solo un bicchiere di merda". Incontentabile, demolisce  tutto quello che gli sta attorno, che si tratti di opere d'arte o di monnezza urbana, per lui é quasi tutto sullo stesso piano. Ha una brutta opinione pure di se stesso.
Vediamo di quale disco si lamenterá oggi:

Mamma mia, questo sarebbe un disco generazionale e uno dei piú influenti della storia?

Da Wikipedia:
"Obiettivo dichiarato della casa discografica Geffen, alla pubblicazione dell'album, era quello di raggiungere le 250.000 copie vendute, per poter eguagliare Goo, l'album dei Sonic Youth pubblicato l'anno precedente, ma la storia fu diversa.
Con più di 25 milioni di copie all'attivo Nevermind divenne il disco di maggior successo commerciale del gruppo di Seattle. Unanimemente considerato l'apice della produzione artistica della band e di tutto il genere grunge, è annoverato tra i migliori album discografici di ogni epoca ed ebbe tra i suoi meriti quello di aumentare la popolarità dell'alternative rock."

Mah, aggiungo io. Aspettate, stavolta chiarisco subito che non ho nulla contro le canzoni (molte delle quali estremamente valide), ma ce l'ho con il suono generale dell'album che é estremamente pessimo. Comprendo benissimo che "estremamente pessimo" non é elegante (oltre che errato) da dire, ma l'album mi fa talmente incazzare da fregarmene.

Kurt Cobain (che é d'accordo con me), durante le sessioni di registrazione, era cosí incazzato da litigare continuamente con Butch vig (il produttore) lamentandosi del suono e dei metodi di registrazione. Arrivo' persino a dirgli di togliere tutti gli alti (parliamo di suoni, non di persone di statura al di sopra della media) perché voleva che Nevermind suonasse come i Black Sabbath. Dopo il delirio (e le litigate) in fase di registrazione venne chiamato Andy Wallace a dare una ristrutturata al suono: fu la morte del disco, la frittata era completa e l'album inevitabilmente compromesso.
Si racconta che la prima volta che Kurt ascoltò la versione finale di Smells Like Teen Spirit, era fuoribondo: “Era un bel mix di pulizia e produzione leccata senza palle. Moscia, era moscia”. Beh, ha tutto il mio appoggio e la mia approvazione.
Ascoltate come suona bene la versione live di Smells like teen spirits in basso (con tanto di errori voluti) e poi ascoltate la porcheria dell'album, se non ci credete.

Purtroppo il discorso si estende a molte altre altre canzoni di Nevermind (quelle piú belle, quelle peggiori suonano meglio): Lithium e In bloom in sede live hanno un gran bel tiro, ma da disco mancano proprio di mordente, con un ritornello letteralmente seppellito dai suoni di chitarra troppo gentili e dalla voce smorzata da sovraincisioni o effetti.
Vogliamo parlare del suono del suono del riff portante di Come as you are? E che é, un disco di Zucchero Fornaciari? E i cori del ritornello di On a plain? Sembrano usciti da un disco (brutto) di Tiziano Ferro. La chitarra di Polly? Sembra registrata con garage band in presa diretta, manco attaccata direttamente al computer, ma con il microfono integrato della webcam. In ogni caso, sempre meglio di molte altre canzoni, almeno risulta vera e non artificiale e plasticosa.

Endless nameless (la delirante traccia nascosta finale), secondo me é uno sfogo di Cobain, che non vedeva l'ora di finirla con questo scempio.