Recensione: Baryonyx - Trias


Recensione a cura di Stick

Sonorità calde, decise, unite ad una voce pulita accompagnata da cori precisi e ben strutturati, ecco come si potrebbe definire con poche parole "Trias" l'album della band dei "Baryonyx", formazione italiana con un sound che definirei come una via di mezzo tra l'Alternative e l'Hard Rock. 

Ascoltando questo lavoro non posso che accostarli a formazioni italiane classiche, come "Sugar Free", Negrita, Litfiba, e anche un pò di Cesare Cremonini, grazie anche al suono, molto cremoso e pungente.
Apprezzabile la soluzione delle doppie chitarre all'unisono in "Via" che danno più corpo al lavoro, tenendolo comunque sempre ad livello rock grazie anche all'uso di tappeti di tastiera che fanno da apri pista a ripartenze più accellerate.

"Trias" è un disco che si lascia far ascoltare senza stancare con esecuzioni di soli di chitarra semplici ma diretti, ma come si dice in questi casi, sono le cose più semplici da fare che risultano le più difficili. La band in questo caso riesce bene nel suo intento, anche se non sempre c'è precisione.
"Nuvole di vetro" la penultima traccia rievoca le ballate più classiche e romantiche che parlano d'amore specie nella parte dove si raggiunge il top del romanticismo con i rif di tastiera in modalità pianoforte e le doppie voce molto light, infatti anche il video che la band ha realizzato proprio su questa traccia conferma il tutto. Curiosa la traccia che chiude "Trias" fuori dagli schemi proposti fino ad ora e pendente un pò sulla linea Elettro Rock, questa almeno è l'impressione che abbiamo avuto nel poco più di un minuto che è durata la traccia "Sumi-E". Un lavoro di cinque brani che non lasciano a bocca aperta perchè comunque il genere ormai è stato riproposto, ma che comunque consiglierei ma gli amanti del relax. 
Alla prossima!!

(Ghostrecordlabel/Crashsound Distribution) 

Tracklist:
01 - NoSen
02 - Via
03 - L'orizzonte degli Eventi
04 - Nuvole di Vetro
05 - Sumi-E