La mia ultima X sui miei miti da vedere (e sentire) dal vivo é stata piazzata! Ho visto Michael Kiske!!!!! Ho visto Michael Kiske!!!!! Ho visto Michael Kiske!!!!!
Ok, la smetto e come al solito andiamo per gradi.
Anzi no, stavolta non voglio andare per gradi e voglio sputare direttamente le sentenze finali di questo concerto, adesso che mi sono appena ritirato dalla ridente Kentish Town (boh). Parentesi, la vita é strana, non ero mai andato in questa location in 5 anni e mi ci ritrovo nuovamente nel giro di un mese, dopo il bel concerto Helloween + Rage. Parentesi chiusa (era solo per mettere il link e fare un po' di sano spam), ecco le impressioni finali: troppo riduttivo definirlo concerto, quello degli degli Avantasia è stato un incrocio tra un concerto (appunto), una festa ed un musical, davvero un pentolone con tanta roba e una gran bella atmosfera ed un senso di gioia che tutt'ora ho addosso.
Ora si, posso andare nei dettagli.
Anzi no (di nuovo), quello che voglio fare é commentare brevemente la prestazione di ogni protagonista della serata dato che la scaletta con i dettagli la trovate già al termine della recensione (e le canzoni sono tantissime).
Prima di cominciare una doverosa citazione per il palco che è stupendo, somiglia molto allo stile Iron Maiden (si vede che Tobias è un loro grande fan, diverse le battute e citazioni verso i Maiden durante la serata) e che é fatto apposta per gestire tante persone nonostante gli spazi non siano proprio quelli da grandissime occasioni. Forse il palco piú bello che abbia mai visto in location medio-piccole.
Cominciamo dal mastermind Tobias Sammet, ovviamente. Quello di sempre, vocalmente in perfetta forma, non risparmia mai nessun acuto e sempre molto divertente tra una canzone e l'altra intrattenendo il pubblico con frasi mai banali e spesso autoironiche (amo chi non si prende troppo sul serio). Ho una stima immensa per lui, compositore eccezionale, gran cantante, grande frontman e di una simpatia contagiosa. Con gli amici che mi accompagnavano notavamo come diverse composizioni si somigliassero in alcuni punti. Questo qui avrà scritto (da solo!) decine di ore di musica, direi che gli si può perdonare. Tobias é uno dei pochi personaggi di spicco della nuova generazione, l'ho sempre detto e lo ridico.
Michael Kiske! Look e movenze da posteggiatore abusivo ma che cazzo di voce...
Entra su Ghostlight, title track dell'ultimo album, e posso confermare che su quelle note (impossibili) non ho mai sentito nessuno cantare con quella pulizia e talento. Molto in sintonia con Tobias (che lo adora, si vede da come lo guarda), look e atteggiamento a volte goffo ma è semplicemente una delle più belle voci di sempre. Le prestazioni su Ghostlight e Reach out for the light (e gli spezzoni di Stargazer e Unchain the light) sono semplicemente da non crederci, mai sentito cantare quelle note a quel modo. La mia X è stata piazzata, ma spero non sia l'ultima volta.
Ronnie Atkins incarna perfettamente l'heavy metal. Timbro graffiato e cattivo. Certo, rispetto agli altri "mostri" che ha accanto, a volte si vede che fa un po' fatica sulle note alte, ma la sua prestazione mi è piaciuta ugualmente: ottima presenza scenica e ottima interazione con il pubblico. Invoke the Machine e Twisted minds mi sono piaciute un casino.
Non ci posso fare niente, a me Bob Catley fa ridere. Non per la sua voce (che timbro pazzesco che ha...) ma per il movimento costante della sua mano destra, quando canta sembra che dia l'estrema unzione. Per il resto, devo dire che le composizioni dove c'è lui unico protagonista non sono tra le mie preferite in assoluto, però niente da dire sul mitico Bob che sfoggia una prestazione eccellente. Mi é piaciuta moltissimo The great mistery.
Veniamo all'altro "mostro" Jorn Lande, che sembra una creatura da boschi scandinavi. Atteggiamento sempre minaccioso (non sul serio, eh) e incazzato, ma è proprio per questo che ci piace, no? La sua voce, bravura a parte, mi procura un sacco di vibrazioni e la combo The Scarecrow - Lucifer è probabilmente la migliore della serata. Citazione dovuta anche per Let the storm descend upon you che da studio non mi fa impazzire ma che dal vivo mi ha assolutamente catturato e per Promised land, anche se mi aspettavo la partecipazione di Kiske (come da singolo). Un altro fuoriclasse assoluto del microfono, non so davvero cosa aggiungere. Perfetto.
Eric Martin si presenta al pubblico con un look da intellettuale da salotto, con una sciarpina lunga e rossa. Mi piacciono parecchio i Mr. Big, quindi la sua presenza è graditissima. Forse è quello che ci azzecca un po' meno nel contesto, dato che la sua voce, soprattutto oggi, è decisamente molto meno potente rispetto alla media della serata (certo, cantare immediatamente dopo Lande o Kiske metterebbe in difficoltá chiunque). Si ritrova spesso ad arrancare sulle numerose note acute della serata, ma nonostante tutto sono stato contento anche della sua prestazione. Bellissima What's left on me, quella più nelle sue corde. Se la cava benissimo come intrattenitore/comico verso il finale con un bel siparietto con il pubblico e con Tobias. Mai visto Eric così simpatico e con la sua band madre. A fine concerto esce dal palco per fare quattro chiacchere con i presenti.
La band: ormai collaudatissima, Il compagno di sventura di Tobias, Felix Bonke che ha suonato la batteria (su ritmi spesso altissimi) per 3 ore e 15, Oliver Hartmann e Sascha Paeth sempre fedelissimi e impeccabili (che voce il primo in The watchmaker's dream...) e i "coristi" Herbie Langhans e Amanda Sommerville. Beh, avete visto le virgolette, altro che coristi, sono cantanti e pure molto bravi. Amanda ha diverse parti soliste durante i brani ed é protagonista della splendida Farewell. Riguardo Herbie, beh Draconian love é la mia preferita dell'ultimo disco (Tobias ci ha annunciato che uscirá come secondo singolo) ed é incredibile come nel suo spezzone da lead singer il suo tono passi da acutissimo e graffiante a basso e scuro. Gran performance e gran canzone.
Prima volta degli Avantasia in UK (ecco perché non li avevo mai visti) e meglio non poteva andare, band in palla e pubblico numeroso e partecipativo. Accennavo delle 3 ore e 15... Letteralmente volate. L'interazione con pubblico e il continuo cambio di interpreti hanno fatto si che il tempo passasse velocissimo. Mi sono divertito un sacco, un grande spettacolo sotto tutti i punti di vista. Il prezzo del biglietto, per quello che vedete, é assolutamente regalato.
Se gli Avantasia passano dalle vostre parti, comprate il biglietto e basta.
Ok, la smetto e come al solito andiamo per gradi.
Anzi no, stavolta non voglio andare per gradi e voglio sputare direttamente le sentenze finali di questo concerto, adesso che mi sono appena ritirato dalla ridente Kentish Town (boh). Parentesi, la vita é strana, non ero mai andato in questa location in 5 anni e mi ci ritrovo nuovamente nel giro di un mese, dopo il bel concerto Helloween + Rage. Parentesi chiusa (era solo per mettere il link e fare un po' di sano spam), ecco le impressioni finali: troppo riduttivo definirlo concerto, quello degli degli Avantasia è stato un incrocio tra un concerto (appunto), una festa ed un musical, davvero un pentolone con tanta roba e una gran bella atmosfera ed un senso di gioia che tutt'ora ho addosso.
Ora si, posso andare nei dettagli.
Prima di cominciare una doverosa citazione per il palco che è stupendo, somiglia molto allo stile Iron Maiden (si vede che Tobias è un loro grande fan, diverse le battute e citazioni verso i Maiden durante la serata) e che é fatto apposta per gestire tante persone nonostante gli spazi non siano proprio quelli da grandissime occasioni. Forse il palco piú bello che abbia mai visto in location medio-piccole.
Cominciamo dal mastermind Tobias Sammet, ovviamente. Quello di sempre, vocalmente in perfetta forma, non risparmia mai nessun acuto e sempre molto divertente tra una canzone e l'altra intrattenendo il pubblico con frasi mai banali e spesso autoironiche (amo chi non si prende troppo sul serio). Ho una stima immensa per lui, compositore eccezionale, gran cantante, grande frontman e di una simpatia contagiosa. Con gli amici che mi accompagnavano notavamo come diverse composizioni si somigliassero in alcuni punti. Questo qui avrà scritto (da solo!) decine di ore di musica, direi che gli si può perdonare. Tobias é uno dei pochi personaggi di spicco della nuova generazione, l'ho sempre detto e lo ridico.
Michael Kiske! Look e movenze da posteggiatore abusivo ma che cazzo di voce...
Entra su Ghostlight, title track dell'ultimo album, e posso confermare che su quelle note (impossibili) non ho mai sentito nessuno cantare con quella pulizia e talento. Molto in sintonia con Tobias (che lo adora, si vede da come lo guarda), look e atteggiamento a volte goffo ma è semplicemente una delle più belle voci di sempre. Le prestazioni su Ghostlight e Reach out for the light (e gli spezzoni di Stargazer e Unchain the light) sono semplicemente da non crederci, mai sentito cantare quelle note a quel modo. La mia X è stata piazzata, ma spero non sia l'ultima volta.
Ronnie Atkins incarna perfettamente l'heavy metal. Timbro graffiato e cattivo. Certo, rispetto agli altri "mostri" che ha accanto, a volte si vede che fa un po' fatica sulle note alte, ma la sua prestazione mi è piaciuta ugualmente: ottima presenza scenica e ottima interazione con il pubblico. Invoke the Machine e Twisted minds mi sono piaciute un casino.
Non ci posso fare niente, a me Bob Catley fa ridere. Non per la sua voce (che timbro pazzesco che ha...) ma per il movimento costante della sua mano destra, quando canta sembra che dia l'estrema unzione. Per il resto, devo dire che le composizioni dove c'è lui unico protagonista non sono tra le mie preferite in assoluto, però niente da dire sul mitico Bob che sfoggia una prestazione eccellente. Mi é piaciuta moltissimo The great mistery.
Veniamo all'altro "mostro" Jorn Lande, che sembra una creatura da boschi scandinavi. Atteggiamento sempre minaccioso (non sul serio, eh) e incazzato, ma è proprio per questo che ci piace, no? La sua voce, bravura a parte, mi procura un sacco di vibrazioni e la combo The Scarecrow - Lucifer è probabilmente la migliore della serata. Citazione dovuta anche per Let the storm descend upon you che da studio non mi fa impazzire ma che dal vivo mi ha assolutamente catturato e per Promised land, anche se mi aspettavo la partecipazione di Kiske (come da singolo). Un altro fuoriclasse assoluto del microfono, non so davvero cosa aggiungere. Perfetto.
Eric Martin si presenta al pubblico con un look da intellettuale da salotto, con una sciarpina lunga e rossa. Mi piacciono parecchio i Mr. Big, quindi la sua presenza è graditissima. Forse è quello che ci azzecca un po' meno nel contesto, dato che la sua voce, soprattutto oggi, è decisamente molto meno potente rispetto alla media della serata (certo, cantare immediatamente dopo Lande o Kiske metterebbe in difficoltá chiunque). Si ritrova spesso ad arrancare sulle numerose note acute della serata, ma nonostante tutto sono stato contento anche della sua prestazione. Bellissima What's left on me, quella più nelle sue corde. Se la cava benissimo come intrattenitore/comico verso il finale con un bel siparietto con il pubblico e con Tobias. Mai visto Eric così simpatico e con la sua band madre. A fine concerto esce dal palco per fare quattro chiacchere con i presenti.
La band: ormai collaudatissima, Il compagno di sventura di Tobias, Felix Bonke che ha suonato la batteria (su ritmi spesso altissimi) per 3 ore e 15, Oliver Hartmann e Sascha Paeth sempre fedelissimi e impeccabili (che voce il primo in The watchmaker's dream...) e i "coristi" Herbie Langhans e Amanda Sommerville. Beh, avete visto le virgolette, altro che coristi, sono cantanti e pure molto bravi. Amanda ha diverse parti soliste durante i brani ed é protagonista della splendida Farewell. Riguardo Herbie, beh Draconian love é la mia preferita dell'ultimo disco (Tobias ci ha annunciato che uscirá come secondo singolo) ed é incredibile come nel suo spezzone da lead singer il suo tono passi da acutissimo e graffiante a basso e scuro. Gran performance e gran canzone.
Prima volta degli Avantasia in UK (ecco perché non li avevo mai visti) e meglio non poteva andare, band in palla e pubblico numeroso e partecipativo. Accennavo delle 3 ore e 15... Letteralmente volate. L'interazione con pubblico e il continuo cambio di interpreti hanno fatto si che il tempo passasse velocissimo. Mi sono divertito un sacco, un grande spettacolo sotto tutti i punti di vista. Il prezzo del biglietto, per quello che vedete, é assolutamente regalato.
Se gli Avantasia passano dalle vostre parti, comprate il biglietto e basta.