Un album é un album: un viaggio, un'esperienza, non un insieme di piú o meno belle canzoni messe lí per far numero, quello é un greatest hits.
Quando ascolto un album mi piace valutarlo nella sua interezza, cioé cosa si prova ad ascoltarlo tutto di un fiato, provando, se possibile, a non saltare nessuna traccia. 10 buone tracce non sempre fanno un buon album, 14 difficilmente lo fanno, 17 non lo fanno quasi mai.
A mio avviso bisogna saper bilanciare il contenuto di esso: piazzare le tracce al posto giusto, e possibilmente dare respiro inserendo qualche canzone "diversa", che sia una ballata, un pezzo sperimentale o quant'altro.
Passo a qualche nome: il mio album preferito di sempre é "Scenes from a memory" dei Dream Theater, un viaggio, un disco con una trama unica (concept), e grandissime variazioni sul tema.
Il disco apre con una chitarra acustica, seguito da uno strumentale, poi da un pezzo "tirato", poi ancora un pianoforte che smorza i toni e fa da apertura per un altro pezzo.
Senza andare troppo sul "complicato" (per qualcuno il prog-metal puó esserlo), e rimanendo su dischi "hard n heavy"semplici, posso dire che i dischi degli skid row sono dei gran dischi: 10-12 pezzi e una ballata (e di che qualitá!) ogni 3-4 pezzi "tirati". Stesso dicasi per i dischi dei Guns, dei Pearl jam o dei faith no more, per fare qualche nome.
Non apprezzo gli album "mattone": cominciano in un modo e finiscono allo stesso modo.
Far beyond driven dei Pantera ha dei pezzi magnifici, ma preferisco i loro dischi precedenti, dove verso la metá possiamo trovare qualche diversivo come "This love" o Cemetery gates".
Il Black album dei Metallica ha due fantastiche power ballads alla posizione 4 e 8 del disco. Perfetto.
Gli Alter bridge fanno gran belle canzoni, qualcuna grandissima, ma fanno dischi troppo lunghi, faccio fatica ad arrivare alla fine. Tagliando 3-4 tracce per album, il risultato sarebbe decisamente migliore.
Perché fare album di 65-70 minuti tutti uguali o con alcuni pezzi decisamente discutibili?
I dischi dei Beatles, dei Black sabbath, dei Queen o dei Maiden (A proposito, vogliamo parlare dell'ultimo interminabile polpettone "The final frontier"?) a volte non arrivavano neanche a 40.
Ed erano grandi, grandissimi dischi.
Quando ascolto un album mi piace valutarlo nella sua interezza, cioé cosa si prova ad ascoltarlo tutto di un fiato, provando, se possibile, a non saltare nessuna traccia. 10 buone tracce non sempre fanno un buon album, 14 difficilmente lo fanno, 17 non lo fanno quasi mai.
A mio avviso bisogna saper bilanciare il contenuto di esso: piazzare le tracce al posto giusto, e possibilmente dare respiro inserendo qualche canzone "diversa", che sia una ballata, un pezzo sperimentale o quant'altro.
Passo a qualche nome: il mio album preferito di sempre é "Scenes from a memory" dei Dream Theater, un viaggio, un disco con una trama unica (concept), e grandissime variazioni sul tema.
Il disco apre con una chitarra acustica, seguito da uno strumentale, poi da un pezzo "tirato", poi ancora un pianoforte che smorza i toni e fa da apertura per un altro pezzo.
Senza andare troppo sul "complicato" (per qualcuno il prog-metal puó esserlo), e rimanendo su dischi "hard n heavy"semplici, posso dire che i dischi degli skid row sono dei gran dischi: 10-12 pezzi e una ballata (e di che qualitá!) ogni 3-4 pezzi "tirati". Stesso dicasi per i dischi dei Guns, dei Pearl jam o dei faith no more, per fare qualche nome.
Non apprezzo gli album "mattone": cominciano in un modo e finiscono allo stesso modo.
Far beyond driven dei Pantera ha dei pezzi magnifici, ma preferisco i loro dischi precedenti, dove verso la metá possiamo trovare qualche diversivo come "This love" o Cemetery gates".
Il Black album dei Metallica ha due fantastiche power ballads alla posizione 4 e 8 del disco. Perfetto.
Gli Alter bridge fanno gran belle canzoni, qualcuna grandissima, ma fanno dischi troppo lunghi, faccio fatica ad arrivare alla fine. Tagliando 3-4 tracce per album, il risultato sarebbe decisamente migliore.
Perché fare album di 65-70 minuti tutti uguali o con alcuni pezzi decisamente discutibili?
I dischi dei Beatles, dei Black sabbath, dei Queen o dei Maiden (A proposito, vogliamo parlare dell'ultimo interminabile polpettone "The final frontier"?) a volte non arrivavano neanche a 40.
Ed erano grandi, grandissimi dischi.