JOHN FOGERTY
Diciamo che due paroline John Fogerty le merita. Di essere vecchio, é vecchio, ma la voce é sempre quella. Chiudendo gli occhi, sembrerá di ascoltare il disco di 40 anni fa. Tanto di cappello. I classici dei Creedence clearwater revival sono sempre un piacere da ascoltare e da cantare. Il tempo é buono, l’atmosfera pure, il pubblico é partecipe e la band sa il fatto suo. Volete qualcosa di piú? I classici come Have you ever seen the rain, Fortunate son, Who’ll stop the rain, Proud Mary e la cantatissima cover Pretty woman. Verso la fine dell’esibizione il nostro caro vecchietto perde man mano la voce, ma direi che glielo possiamo perdonare. Bruce Springsteen sale a dargli una mano per la cover degli Status quo, la famosissima Rockin' all over the world.
BRUCE SPRINGSTEEN
Non ho mai visto un' entrata sul palco cosí di basso profilo come questa. Il boss entra da solo, piano piano e si avvicina al microfono per una versione piano e voce di Thunder road, con il pubblico che canta ogni singola parola. Davvero un grandissimo inizio. Poi una ottima Badlands, e da qui in poi Bruce ci presenta la sua band infinita, trombone, sassofoni, coriste, percussionisti, mancavano solo il mago pancione e I tre moschettieri per completare l’opera. Quello che mi balza subito all’occhio é che Bruce tiene il palco come pochi, é veramente bravissimo, é un one man show, parla, coinvolge, grida, corre, salta, scende spessissimo a stringere le mani al pubblico. A mio parere i 234 musicisti (tutti bravissimi, per caritá) che si porta dietro non sono necessari. Sarebbe bravo comunque (forse di piú) anche con una band di 4 elementi. In piú Little steven é davvero comico, dovrebbe avere piú spazio.
Passiamo al dono della sintesi: ogni singola canzone dalla band si protrae troppo a lungo, perché c'é una parte parlata in mezzo e perché ogni musicista deve metterci il suo solo (di fiati, che odio, per giunta) e quasi tutti i finali sono spesso interminabili, ripetendo i giri all’infinito.
La prima ora di spettacolo per me é stata davvero piacevole (sono saliti sul palco anche John Fogerty e Tom morello per un paio di canzoni), ma alla lunga questa scelta di “allungare il brodo” per ogni singola canzone mi ha dato molto fastidio.
Aggiungiamo che Bruce ci ha propinato molti pezzi dal nuovo Wreckin’ ball (non ricordo molti album noioso come questo) e la frittata é fatta.
Non mancano comunque momenti di spicco, la presenza di Tom morello in un paio di canzoni é vitale. Il chitarrista fa davvero una bella figura e impreziosisce Jack of all trades e The ghost of Tom Joad. Poi Bruce accoglie simpaticamente la richiesta di un fan spagnolo (tramite striscione) che l’ha seguito durante tutto il tour per poter sentire Johnny 99. E’ stato finalmente accontentato. Simpatica anche la scena di un bambino che sale a cantare con il boss.
Setlist
1. Thunder Road (Bruce & Roy)
2. Badlands
3. We Take Care of Our Own
4. Wrecking Ball
5. Death to My Hometown (w/ Tom Morello)
6. My City of Ruins
7. Spirit In The Night
8. The Promised Land (w/ Tom Forgerty)
9. TAKE ‘EM AS THEY COME (sign request)
10. Jack of All Trades (w/ Tom Morello)
11. Empty Sky (solo acoustic)
12. Because the Night
13. Johnny 99
14. Darlington County
15. Workin’ on the Highway
16. Shackled & Drawn
17. Waitin’ on a Sunny Day
18. Raise Your Hand
19. The River
20. The Ghost of Tom Joad (w/ Tom Morello)
21. The Rising
22. Land of Hope & Dreams
23. We Are Alive
24. Born in the USA
25. Born To Run
26. Glory Days
27. Dancing in the Dark
28. I SAW HER STANDING THERE (w/ Paul McCartney)
29. Twist & Shout (w/ Paul McCartney)
Diciamo che due paroline John Fogerty le merita. Di essere vecchio, é vecchio, ma la voce é sempre quella. Chiudendo gli occhi, sembrerá di ascoltare il disco di 40 anni fa. Tanto di cappello. I classici dei Creedence clearwater revival sono sempre un piacere da ascoltare e da cantare. Il tempo é buono, l’atmosfera pure, il pubblico é partecipe e la band sa il fatto suo. Volete qualcosa di piú? I classici come Have you ever seen the rain, Fortunate son, Who’ll stop the rain, Proud Mary e la cantatissima cover Pretty woman. Verso la fine dell’esibizione il nostro caro vecchietto perde man mano la voce, ma direi che glielo possiamo perdonare. Bruce Springsteen sale a dargli una mano per la cover degli Status quo, la famosissima Rockin' all over the world.
BRUCE SPRINGSTEEN
Premessa: non sono un grande fan di Bruce Springsteen,
conosco molti album e qualche greatest hits, ma non posso definirmi un grande fan.
Detto ció, comincio:
Il sesso é un attitudine, come l’arte in genere, cantava Tiziano Ferro. Anche
il dono della sintesi lo é, ma Bruce springsteen non ce l’ha. Spiegheró meglio
dopo. E non chiedetemi il perché della citazione, assolutamente gratuita.
Non ho mai visto un' entrata sul palco cosí di basso profilo come questa. Il boss entra da solo, piano piano e si avvicina al microfono per una versione piano e voce di Thunder road, con il pubblico che canta ogni singola parola. Davvero un grandissimo inizio. Poi una ottima Badlands, e da qui in poi Bruce ci presenta la sua band infinita, trombone, sassofoni, coriste, percussionisti, mancavano solo il mago pancione e I tre moschettieri per completare l’opera. Quello che mi balza subito all’occhio é che Bruce tiene il palco come pochi, é veramente bravissimo, é un one man show, parla, coinvolge, grida, corre, salta, scende spessissimo a stringere le mani al pubblico. A mio parere i 234 musicisti (tutti bravissimi, per caritá) che si porta dietro non sono necessari. Sarebbe bravo comunque (forse di piú) anche con una band di 4 elementi. In piú Little steven é davvero comico, dovrebbe avere piú spazio.
Passiamo al dono della sintesi: ogni singola canzone dalla band si protrae troppo a lungo, perché c'é una parte parlata in mezzo e perché ogni musicista deve metterci il suo solo (di fiati, che odio, per giunta) e quasi tutti i finali sono spesso interminabili, ripetendo i giri all’infinito.
La prima ora di spettacolo per me é stata davvero piacevole (sono saliti sul palco anche John Fogerty e Tom morello per un paio di canzoni), ma alla lunga questa scelta di “allungare il brodo” per ogni singola canzone mi ha dato molto fastidio.
Aggiungiamo che Bruce ci ha propinato molti pezzi dal nuovo Wreckin’ ball (non ricordo molti album noioso come questo) e la frittata é fatta.
A
metá show sono andato a comprarmi le patatine, e terminate quelle ero tentato
di andare via. Bruce, perché se una canzone dura 3 minuti la devi fare durare
6, porca pupazza??? E soprattutto, perché devi cantare Shackled & draw, land of hope and dreams e we are alive
che sono di una noia mortale? Perchéééééé? Ok, la smetto.
Non mancano comunque momenti di spicco, la presenza di Tom morello in un paio di canzoni é vitale. Il chitarrista fa davvero una bella figura e impreziosisce Jack of all trades e The ghost of Tom Joad. Poi Bruce accoglie simpaticamente la richiesta di un fan spagnolo (tramite striscione) che l’ha seguito durante tutto il tour per poter sentire Johnny 99. E’ stato finalmente accontentato. Simpatica anche la scena di un bambino che sale a cantare con il boss.
Nota di merito per la band: musicalmente assolutamente perfetta, non solo
individualmente, non ho mai sentito delle chiusure piú precise, nonostante
alcune parti sembravano realmente improvvisate.
Dicevo, verso la ventesima canzone, dopo due di seguito tratte dall’ultimo
album, stavo pensando di andare via (anche perché la pioggia e il fango cominciavano
ad essere fastidiosi), quando vengo ringalluzzito dale note di Born in the Usa.
Ohhh, finalmente. Da questo momento in
poi lo show si trasforma. Chi stava mangiando il panino parlando con gli amici,
si avvicina verso il palco a cantare. E il buon Bruce ha ancora la voce dei bei
tempi, seppur, ovviamente, leggermente meno potente.Si tornerá alle canzoni di Wreckin' ball? Ma no, il boss ci sbatte in faccia in sequenza le magnifiche
Born to run, Glory days e Dancing in the dark (dove come al solito fa salire sul palco una ragazza
per ballare). Finito? Neanche per sogno. Sul palco sale
un certo Paul McCartney per I saw her
standing there e per la cantatissima e simpaticissima Twist and shout. Il
pubblico é in visibilio, me compreso. Dopodiché una scena non troppo bella,
staccano il volume perché eravamo oltre l’orario consentito. Il boss continua a suonare qualcosa, ma non si sente nulla, poi si arrende...
Roba da giornata della creativitá scolastica, invece sul palco c'erano Bruce Springteen e Paul Mccartney. Bah, meglio non commentare.
Roba da giornata della creativitá scolastica, invece sul palco c'erano Bruce Springteen e Paul Mccartney. Bah, meglio non commentare.
In conclusione, show molto particolare per me, ottima la prima ora e meravigliosi gli ultimi
40 minuti, noiosissimo quello che c'é stato in mezzo. Il boss é veramente ineccepibile,
ha cantato senza sbavature per piú di 3 ore di fila, non mancando mai di
incitare ed interagire con il pubblico.
Le mie preferite: Thunder road, Glory days, Twist & shout
Ne avrei fatto volentieri a meno: Shackled & draw, land of hope and dreams e we are alive
Setlist
1. Thunder Road (Bruce & Roy)
2. Badlands
3. We Take Care of Our Own
4. Wrecking Ball
5. Death to My Hometown (w/ Tom Morello)
6. My City of Ruins
7. Spirit In The Night
8. The Promised Land (w/ Tom Forgerty)
9. TAKE ‘EM AS THEY COME (sign request)
10. Jack of All Trades (w/ Tom Morello)
11. Empty Sky (solo acoustic)
12. Because the Night
13. Johnny 99
14. Darlington County
15. Workin’ on the Highway
16. Shackled & Drawn
17. Waitin’ on a Sunny Day
18. Raise Your Hand
19. The River
20. The Ghost of Tom Joad (w/ Tom Morello)
21. The Rising
22. Land of Hope & Dreams
23. We Are Alive
24. Born in the USA
25. Born To Run
26. Glory Days
27. Dancing in the Dark
28. I SAW HER STANDING THERE (w/ Paul McCartney)
29. Twist & Shout (w/ Paul McCartney)