Recensione: Megadeth - Cryptic writings (1997)


Questo disco è considerato una ciofeca dal 99% degli ascoltatori mondiali.
Sapete quando leggete quelle domande tipo: "ditemi un disco che vi piace ma che non piace a nessuno" Beh, Cryptic writings potrebbe essere la mia risposta.
E' il 1997 e i Megadeth vivono un momento particolare della loro carriera ammorbidendo di molto il loro suono. Già col precedente Youthanasia (e ancora di più con il successivo Risk, quello sì che è una ciofeca!) c'è la svolta più Classic metal in favore del Thrash degli esordi.

Perchè mi piace questa porch.. ehm questo disco?
Perchè musicalmente ce n'è davvero per tutti i gusti e Mustaine è in formissima scrivendo testi schizzati e (velatamente) pieni d'odio verso tutto e tutti. She-wolf è dedicata alla ex moglie di un suo ex amico. Ecco, già questa canzone potrebbe riassumere il disco, dal punto di vista dei testi. Ho un ricordo indelebile di questo cd: nel mio vecchio stereo ogni tanto una cassa "spariva" e per farla "riapparire" mettevo a palla la prima traccia di Cryptic writings per farla sbloccare. Non chiedetemi perchè, ma si sbloccava solo con questo disco. Ve la posto al termine della recensione, nel caso abbiate il mio stesso problema.

Dicevo, musicalmente ce n'è davvero per tutti i gusti: dal classic metal di Trust (la canzone che, come ho detto mi sbloccava lo stereo) al pop metal di Almost honest, Use the man, I'll get even (il titolo è tutto un programma) e A secret place, al thrash con suoni morbidi di Vortex, The disintegrators e FFF. 
Da non sottovalutare il fatto che questo sarà l'ultimo album con il batterista Nick Menza, per me l'unico e solo batterista della band, una spanna a tutti i 200 batteristi che ha cambiato Mustaine nella formazione, ascoltate l'inizio di Sin e ditemi se Nick non lascia un tocco personalissimo nella band.

Curiosità: quella che vedete sopra è la copertina dell'edizione originale, metre quella nera che vedete come anteprima del video sotto è quella del remaster, che in realtà ha anche diversi dettagli differenti nell'editing e nel mixing. Io sono decisamente piú affezionato alla prima. 

Disco probabilmente senza pezzi epocali (anche se Trust e She wolf fanno ancora parte della setlist fissa di Mustaine) ma davvero gradevolissimo nella sua interezza. Consigliato solo a metallers con la mente (molto) aperta. Per me è un gran bel disco, nella sua interezza uno dei miei preferiti della band. Fate voi.

Voto 75/100
Top tracks: Trust (glielo devo), She-wolf, FFF.
Skip track: Have cool, will travel.

Tracklist:
1. Trust
2. Almost Honest
3. Use the Man
4. Mastermind
5. The Disintegrators
6. I'll Get Even
7. Sin
8. A Secret Place
9. Have Cool, Will Travel
10. She-Wolf
11. Vortex
12. FFF