Recensione: Absinthium - One for the road

One for the road è il disco d'esordio dei napoletani Absinthium.
Ascoltando l'album però, non sembra proprio di stare a Napoli, ma nella Bay Area. La musica proposta da questi ragazzi, infatti è molto cara ai primi Metallica, Anthrax e ai Megadeth.

Bella la copertina, con un bel disegno che ci porta direttamente in una taverna (britannica?) con un omicidio appena consumato ad opera, appunto, dell'absinthium.
La produzione di One for the road è decisamente buona, cosí come la prestazione dei componenti della band: il riffing, i soli, gli intrecci maideniani delle chitarre, la base ritmica e soprattutto la voce, che ho particolarmente apprezzato per mantenere sempre la melodia pur non perdendo mai l'incisività. Il cantato é tutto pulito, come piace a me, senza growl e scream, che va tanto di moda oggi. Inoltre, come da tradizione classic metal/thrash, il disco ha sole 8 tracce e questa cosa mi piace, anzi, CI piace molto, come si usa dire in giro per la rete. Nessun riempitivo, magari nessun capolavoro, ma nessun riempitivo.

Gli Absinthium non vogliono inventare e non inventano nulla, sia chiaro (l'intro di Circular saw è anche preso in prestito da Heaven's on their mind da Jesus Christ superstar), ma la qualità, l'energia e l'attitudine sono notevoli.
Tra le canzoni spiccano, tra le altre, H.A.I.L., Mr. Nothing (guardate il video al termine della recensione) e Skull, ma come ho detto prima, per motivi diversi, tutte le tracce di questo lavoro si fanno ascoltare con piacere. Da segnalare anche la ottima chiusura con la lunga (anche se un po' prolissa, nella prima metá) Black gown.

Se vi piacciono i gruppi citati ad inizio recensione, date un ascolto agli Absinthium, non ve ne pentirete.

Top tracks: H.A.I.L., Mr. nothing

Tracklist:
1. The Curse of Blood
2. H.A.I.L.
3. Mr. Nothing
4. Absinthium
5. Circular Saw
6. Skull
7. Waste
8. Black Gown