E' la quarta volta che vedo i Dream theater (2001-2005-2011).
Si, potrebbero essere abbastanza, peró l'ultimo album da studio Dream theater mi ha convinto particolarmente, se ci aggiungiamo la formula "An evening with" che garantisce una lunga performance... ma si, andiamo, cazzolina, si vive una volta sola.
Rispetto al precedente report sulla data fiorentina di Loris, non ci sono state grosse novitá. Si sa, la band non ama stravolgere la scaletta durante il tour, che rimane praticamente la stessa per ogni tappa. Si può facilmente comprendere la scelta, data la difficoltà tecnica dei brani.
La location é la bella Wembley Arena, la seconda arena al coperto di Londra in termine di posti, che purtroppo stasera non ha il pubblico delle grandissime occasioni. Il mio posto é abbastanza buono, alla sinistra del palco, primo anello poco lontano, vedevo esattamente quello che si vede nella foto a fianco. Non male, direi.
Si fanno le 7.30 e da un mega telone viene proiettato (sulle note dell' intro False awakening suite) un bellissimo videoclip con tutte le copertine dei dischi della band in versione animata. Divertente.
Il concerto vero e proprio parte sulle note di The enemy inside e il suono è impastatissimo, ma migliorerà rapidamente. Altra pecca, lo schermo dietro la band: dalla mia postazione non si vede un cazzo perché ho le casse davanti (vedere sempre la foto). Ma non ci pensano a queste cose?? Porca di quella... Vabbè...
Riguardo lo show, conoscevo benissimo la scaletta, avendola sbirciata prima di comprare il biglietto e poi ho consolidato la conoscenza leggendo la recensione di Loris (sempre quella di prima).
Lo show è diviso in tre parti (beh, due più bis) e la prima parte era quella, teoricamente, "debole" con tanti pezzi recenti. Devo dire che non è stato per nulla così, i pezzi me li sono goduti e anche parecchio. Scopro in questo secondo che si sono cancellati tutti gli appunti che avevo scritto nel "block notes" del cellulare, canzone per canzone, e mi viene voglia di bestemmiare in aramaico antico... vorrà dire che mi affiderò solamente alla mia memoria.
Mi è rimasto impresso il drum solo di Mangini posto in mezzo alla strumentale Enigma machine. In genere odio profondamente i drum solo, ogni volta penso "ma non potevano fare una canzone al suo posto?" Invece stavolta è stato davvero gustoso, grazie alla telecamera piazzata praticamente in faccia al buon Mike che faceva il buffone (vedi foto sotto). Un'altra canzone che mi è piaciuta un sacco è stata Trial of tears, che onestamente avevo dimenticato fosse in scaletta e che ho riascoltato con estremo piacere dopo anni. Uno dei pezzi migliori del concerto.
Mangini che fa il buffone |
Rudess è sempre abbastanza comico, soprattutto quando si stacca da tutti i suoi arnesi infernali e suona la tastiera portatile alla Sandy Marton (chi è arrivato agli ...enta saprà di cosa sto parlando, vedere foto sotto, per gli altri).
Myung musicalmente è una macchina, ma come presenza scenica non lo smuovi dalla sua posizione neanche se gli spari sui piedi o se lo investi con la moto. Mangini ha forte carisma, un grandissimo suono ed è un batterista pazzesco, ma in un paio di punti (lo scriverò dopo) Portnoy mi è mancato come una mamma al C.a.r. (citazione da Marco Masini). LaBrie è un'assoluta sorpresa. Tutti mi hanno detto che è come rinato, io ho constatato la sua forma già all'inizio della performance, ma non potevo avere la prova definitiva durante la prima parte di scaletta, in quanto tutti i pezzi proposti non sono particolarmente impegnativi da cantare (rispetto ad altri, si intende), quindi ero sempre un po' scettico. Avrò la conferma tra un pochino.
I 5 ragazzi (beh, ragazzi, forse una volta...) del gruppo vanno a riposarsi e nel frattempo vanno in scena sullo schermo (che continuo a vedere a metà grazie all'intelligenza di qualcuno) alcuni video random presi da youtube di ragazzi che suonano cover della band, in maniera appropriata o meno. Speravo di vedere il mio amico Fabio in mezzo agli altri, ma non l'hanno inserito. Fabio, ti rendo un po' di giustizia, ti pubblico io il video. Eccolo
Arriva la seconda parte del concerto che festeggia il ventennale di Awake e booom, i miei dubbi su LaBrie sono fugati. Awake è una album con difficoltà 1000 a livello vocale, ma è stato eseguito tutto (quasi) come ai vecchi tempi, incredibile, non me lo sarei aspettato.
A proposito di questa seconda parte, parte The mirror e vado fuori di testa, ma è il primo momento dove mi accorgo dell'assenza di Portnoy: nel primo minuto della canzone la batteria mi ha sempre fatto impazzire, cosa che non ha fatto stasera. Per il resto, goduria assoluta: Lie, Lifting shadows, Scarred e la Kevinmooresca Space-dye vest deliziano tutti. Onestamente Jordan Rudess non mi ha entusiasmato su questo brano, sia per quanto riguarda la scelta dei suoni che su alcuni passaggi. Mangini entra però con uno stacco epico nella seconda parte e la canzone diventa un crescendo, leggermente diversa rispetto alla versione studio, con più mordente. In ogni caso, goduria totale, mai mi sarei aspettato di ascoltare questi brani di Awake in sede live.
Chiude la seconda parte, prima dei bis, la grande suite dell'ultimo album "Illumination Theory", che non sfigura troppo dopo i pezzi proposti.
Fine di questa sessione, la solita pagliacciata del goodnight e bla bla bla.. Ma perchè fanno 'sta cosa? Ormai con internet ogni singolo spettatore sa bene che il concerto non è finito. Oltretutto La Brie aveva annunciato che avrebbero fatto qualcosa da Scenes from a memory...boh, forse lo devono dire per contratto o si divertono così, non saprei.
Appunto, Scenes from a memory, si chiude in bellezza.
L'unica cosa che non va, per me ,è il non ascoltare quest'album tutto di seguito. Interromperlo in maniera random è come uno schiaffo a mano bagnata (cit. il mio amico Antonio). Dopo Overture 1928 (sono le mie orecchie o Mangini ha sbagliato il finale?) e Strange deja vu, ci vorrebbe il dolce pianoforte di Through my words, invece parte The dance of Eternity. SSSSHAAAAA (schiaffo a mano bagnata). L'esecuzione è perfetta, ovviamente e siamo pronti (di già??) per la finale Finally free, canzone dove più di tutte si è sentita l'assenza di Portnoy, soprattutto nello stacco iniziale e nel finale, con tutte le variazioni sul tema, che Mangini non ha praticamente fatto. Per essere equi nei confronti del drummer attuale, devo dire che durante il concerto ha eseguito anche delle piccole variazioni dei pezzi che sono risultate molto gustose.
Giudizio definitivo? Il concerto è stato assolutamente meraviglioso, forse il migliore dei DT in senso assoluto, per durata e pezzi proposti.
Al momento, sicuramente il concerto dell'anno (ho visto solo questo).
Top songs: Trial of tears, The mirror, Lie.