Ho realmente cominciato ad apprezzare The ripper solamente dopo essermi trasferito a Londra.
Vi spiego subito il perché: come potete chiaramente intuire dal titolo, questa canzone parla di Jack The ripper, (o Jack lo squartatore, se preferite), noto assassino di fine 800 che agiva nel profondo est di Londra, zona Whitechapel.
Ecco, il caso ha voluto che io abiti proprio nelle vicinanze di Whitechapel, ovvero la zona dove "operava" quella bravissima e rispettabile persona (sono sarcastico, se non si fosse capito). Puntualmente, ogni singola volta che esco o ritorno a casa e c'è un'atmosfera un po' tetra (nebbiolina, pioggia), in automatico parte nella mia testa il primo verso della canzone: "You're in for surprise", seguito dall'urlo raccapricciante di Halford (udibile pienamente solo dai cani, tanto é acuto).
Ecco, adesso pensate alle condizioni meteorologiche medie di Londra e pensate a quante volte a settimana mi possa scattare in testa questo pezzo. Sí, tante, troppe volte... In alcuni periodi è ossessionante, arrivo quasi ad odiarla.
Ricordo che una mattina in particolare c'era una nebbia così fitta che sembrava ci fossero i Judas Priest stessi a suonarmi la canzone e che Jack lo squartatore fosse realmente dietro l'angolo con il suo coltello. Ora, per quanto riguarda Jack meglio così (egoisticamente potrei dire che non avrei corso pericoli, in quanto uccideva solo prostitute, e io non credo di esserlo), mentre i Judas priest che suonavano per me li avrei graditi e non poco.
E la canzone? È molto bella, diretta, dritta al punto (non arriva ai 3 minuti di durata complessiva) con un Rob Halford perfetto e dei grandiosi riff di chitarra in pieno stile NWOBHM, decisamente avanti per quei tempi. La canzone é infatti la seconda traccia del loro secondo disco, Sad wings of destiny, uscito nel lontano 1976.
All'inizio preferivo nettamente la versione live di Unleashed in the east in modalitá "velocità smodata" rispetto a quella più cadenzata da studio, adesso forse ci sto ripensando, perché forse la velocità ne smorza un po' l'atmosfera tetra.
Ho trovato un lyric video, cosí potrete apprezzare il testo assieme alla musica.
Certo, non sará mai come sentirla a Londra in zona Whitechapel in una giornata uggiosa...
"You're in for surprise...."
Vi spiego subito il perché: come potete chiaramente intuire dal titolo, questa canzone parla di Jack The ripper, (o Jack lo squartatore, se preferite), noto assassino di fine 800 che agiva nel profondo est di Londra, zona Whitechapel.
Ecco, il caso ha voluto che io abiti proprio nelle vicinanze di Whitechapel, ovvero la zona dove "operava" quella bravissima e rispettabile persona (sono sarcastico, se non si fosse capito). Puntualmente, ogni singola volta che esco o ritorno a casa e c'è un'atmosfera un po' tetra (nebbiolina, pioggia), in automatico parte nella mia testa il primo verso della canzone: "You're in for surprise", seguito dall'urlo raccapricciante di Halford (udibile pienamente solo dai cani, tanto é acuto).
Ecco, adesso pensate alle condizioni meteorologiche medie di Londra e pensate a quante volte a settimana mi possa scattare in testa questo pezzo. Sí, tante, troppe volte... In alcuni periodi è ossessionante, arrivo quasi ad odiarla.
Ricordo che una mattina in particolare c'era una nebbia così fitta che sembrava ci fossero i Judas Priest stessi a suonarmi la canzone e che Jack lo squartatore fosse realmente dietro l'angolo con il suo coltello. Ora, per quanto riguarda Jack meglio così (egoisticamente potrei dire che non avrei corso pericoli, in quanto uccideva solo prostitute, e io non credo di esserlo), mentre i Judas priest che suonavano per me li avrei graditi e non poco.
E la canzone? È molto bella, diretta, dritta al punto (non arriva ai 3 minuti di durata complessiva) con un Rob Halford perfetto e dei grandiosi riff di chitarra in pieno stile NWOBHM, decisamente avanti per quei tempi. La canzone é infatti la seconda traccia del loro secondo disco, Sad wings of destiny, uscito nel lontano 1976.
All'inizio preferivo nettamente la versione live di Unleashed in the east in modalitá "velocità smodata" rispetto a quella più cadenzata da studio, adesso forse ci sto ripensando, perché forse la velocità ne smorza un po' l'atmosfera tetra.
Ho trovato un lyric video, cosí potrete apprezzare il testo assieme alla musica.
Certo, non sará mai come sentirla a Londra in zona Whitechapel in una giornata uggiosa...
"You're in for surprise...."