Breve descrizione/bio della band:
Gli PsychoKiller nascono nell'Aprile 2013 e mischiano Rock n' Roll e attitudine Punk. In poco più di due anni macinano live ed aperture a band quali Living Dead Lights (U.s.a.), Fuck Knights (U.s.a.) e Bai Bang (Swe) e registrano l'album di debutto intitolato Dead City Life. La band potrebbe così essere descritta: un Killer malato di mente, pronto ad infliggere pugnalate devastanti alla sua vittima.
Genere musicale:
Rock – Hard rock Punk
Lineup attuale:
Enrico: Chitarra/voce
Lorenzo: Basso
Alessio: Batteria
Album/EP/Demo all'attivo:
Dead City Life (album 2015)
Influenze:
Foo Fighters – Danko Jones – The Raconteurs – Artic Monkeys – ZZ Top.
Di cosa parlano i vostri testi:
I testi del nostro disco d'esordio (Dead City Life) parlano principalmente di noi e del nostro modo di vedere la vita, delle nostre paure, sensazioni, ansie, gioie. Alcuni testi sono stati scritti insieme e altri da una persona sola, dunque, ogni testo è un capitolo a sé che svela un lato personale.
L'esibizione live che ricorderete per molto tempo:
Diciamo che una scelta di questo tipo è sempre difficile perché ogni live ti lascia qualcosa che gli altri non ti avevano mai dato ed è difficile scegliere quale sia la sensazione “migliore”. A questo punto si potrebbe rispondere: “il prossimo”.
Un aneddoto divertente capitato on stage o in studio:
Un amplificatore da chitarra che si spegne pian piano, canzone dopo canzone, fino a non suonare più può essere un ricordo divertente, ma ti assicuro che sul momento non lo era. Soprattutto se succede alla terza canzone.
I vostri dischi preferiti in assoluto:
Fire Music di Danko Jones (2015), qualsiasi album dei Foo Fighters e dei Queen, Consoler of the Lonely dei Raconteurs, Ace of Spades dei Motorhead e Back in Black degli Ac/Dc.
Ditemi un album che pensate di essere gli unici al mondo ad apprezzare:
Enrico: io dico Dutty Rock di Sean Paul (penso di essere l'unico nel mondo rock ad apprezzarlo).
Un musicista che vorreste incontrare per fare quattro chiacchiere:
Personalmente (Alessio) sogno da tempo di poter scambiare qualche battuta con uno dei miei batteristi preferiti: direi dunque Steven Adler o Taylor Hawkins. Certo che poter scambiare quattro chiacchiere anche con Dave Grohl non sarebbe male. Per quanto riguarda me (Lorenzo), vorrei aver la possibilità di parlare con Alex Turner degli Artic Monkeys. Io (Enrico), invece, dico Billy Gibbons degli ZZ Top.
Cosa chiedereste nel backstage se foste la band piú importante del pianeta:
Dobbiamo dire che non abbiamo grosse pretese, ma ti diremo: un bagno pulito, una massaggiatrice, dell'erba (di quella buona) e un tavolo da biliardo.