Recensione: Kurt Cobain - Montage of Heck


Oh bella, si mette pure a recensire i film/documentari, questo?
Kurt Cobain: Montage of Heck, è, appunto, un film/documentario sulla vita Kurt Cobain, non sui Nirvana e sulla loro musica. Giusto per mettere subito le cose in chiaro a tutti coloro vogliano andare a vederlo. Ma, come dico sempre, andiamo per gradi.
Arrivo al cinema Genesis (il più antico dell'est di Londra) con anticipo fantozziano e decido di mangiare un boccone dall'indiano di fronte. I soldi saranno "ben" spesi perchè il cibo mi farà compagnia per tutta la durata della pellicola: 2 ore abbondanti più non so quanti minuti e minuti di spot ad anticipare il film (no, non li fanno solo in Italia). La sala è decisamente piccola, ma le immagini proiettate sullo schermo sono di qualità altissima. Inoltre, ho pagato solo 4 sterline, perchè il mercoledì è così.

Dicevamo, il documentario è tutto sulla vita di Kurt Cobain, pienamente autorizzato dalla famiglia, che ha dato il consenso per "svaligiare" ogni disegno, bozza, registrazione, triccheballacche appartenesse a Kurt. Vedremo quindi un sacco di scarabocchi (piú o meno interessanti), in versione "animata" per l'occasione, testi mai pubblicati, abbozzi di canzone, demo suonate in camera sua (tra le altre, mi ha colpito particolarmente la sua versione di And I love her dei Beatles). Tutto questo, ovviamente, attraverso la sua storia. Si parte da diversi video che lo vedono nei primissimi anni di etá, interviste ai suoi genitori, poi adolescente, le prime ragazze etc. Alcuni frangenti della sua vita sono raccontati da sequenze a cartone animato, con la voce di Kurt in sottofondo.

Da questo documentario é assolutamente chiaro come Kurt fosse un ragazzo sensibile che, sin dai primi anni di etá, non si é mai trovato a suo agio in questo mondo a causa del rapporto difficile con i genitori prima e con i coetanei a scuola, poi. Successivamente la discesa agli inferi con l'entrata nel mondo delle droghe pesanti, l'inizio della fine per Kurt che si comincerá ad isolare ancora di piú dal resto del mondo. Ma la storia probabilmente la conoscete giá...
Molto bella la parentesi familiare con video privati di lui con la moglie Courtney Love che riprendono momenti felici di coppia durante i primissimi mesi di vita della figlia Frances, tra l'altro produttrice di questo film. La coppia sembrava molto felice in quei momenti, evidentemente non era proprio cosí. A non essere felici erano sicuramente gli spettatori quando le riprese erano gestite da Courtney, dato che aveva una mano ferma tipo un ex pugile 90enne col Parkinson. Si fará perdonare dal pubblico maschile quando fará cadere volutamente l'accappatoio in diverse circostanze. Per quanto riguarda la musica ed i Nirvana, ci sono diversi spezzoni di interviste inedite, dietro le quinte di alcuni videoclip/esibizioni e i primissimi filmati della band che suona negli scantinati.

Penso che il trailer sotto dia perfettamente l'idea del documentario, che consiglio assolutamente a tutti i vecchi fan ed estimatori di Kurt. La musica dei Nirvana, ovviamente, sará sempre li a farvi compagnia, tra l'altro con versioni interessanti di alcune canzoni. Personalmente le 2 ore e piú di visione, mi sono volate.