Recensione: Chaos Magic - Chaos magic (2015)


Non so neanche perché mi sono preso la briga di recensire questo ennesimo progetto di Timo Tolkki, forse ho inconsciamente deciso di seguirlo per tutta la vita (ahimé) perché da ragazzino ho amato un paio di dischi degli Stratovarius, non saprei dare altra spiegazione...

Stavolta il buon Timo é in veste di autore/chitarrista/produttore al servizio della bella Caterina Nix, che aveva giá avuto con se nel suo recente (discutibile) progetto Avalon. TT é diventato una sorta di ragioniere del metal: "Oh Timo, lo facciamo un disco", "vieni qua e dimmi che vuoi fare, tra un paio di settimane é tutto pronto". Questa é proprio la sensazione che si ha ascoltando questi ultimi lavori. Canzoni fatte con mestiere che provengono dalla penna ( o da altre parti) ma non dal cuore. Compitini gradevoli, ascolti il disco in sottofondo ma sai giá che al termine non lo ascolterai mai piú manco per sbaglio (io l'ho dovuto fare, per amore di recensione).

L'apertura non é male, banale quanto mai, peró I'm alive funziona, nonostante tutto. Datemi del pazzo ma funziona (e con il video sotto funziona ancora meglio, se mi passate la battuta maschilista). Il problema é che sará una delle poche cose che funzionerá in questo disco. La voce di Caterina Nix é gradevole, lei sa sicuramente cantare, ma se la riascoltassi domani per caso, non la riconoscerei. Uguale a troppe altre, niente che la distingue, nessun marchio distintivo, niente. Che poi é la cosa che odio di piú in musica. Avendo detto lo stesso del lavoro di Timo, cosa rimane del lavoro di questo Chaos Magic? Nessun solo di chitarra, canzoni fatte con lo stampino, vocals anonime e a volte anche poco incisive. Onestamente i ritornelli di One drop of blood, di Seraphim, A little too late, Right now (e di altre) sono troppo banali, sembrano composti in 2 minuti, alla buona. Magari le strofe non sono manco cosí male, ma quando arrivi al ritornello... Non male invece Passionflow che ha un buon piglio e una buona ispirazione vocale, cosí come la rilassante Please don't tell me che almeno riesce a portare qualcosa di diverso. Dopo queste, il disco prosegue (e finisce) nel solito modo banalotto, purtroppo...

Timo, spero di riascoltarti solo se ti verrá qualche idea in mente, non solo perché qualcuno ti commissiona un lavoro.

Voto: 49/100
Top tracks: I'm alive, Please don't tell me
Skip tracks: Troppe

Tracklist:
01. I'm Alive
02. Dangerous Game
03. One Drop Of Blood
04. Seraphim
05. From The Stars
06. A Little Too Late
07. Passionflow
08. Dead Memories
09. Please Don't Tell Me
10. Right Now
11. The Point Of No Return