Eh no, "caro" 2016, adesso hai proprio rotto.
Tornato a casa dopo una bellissima domenica mattina vengo a scoprire che anche Nick Menza, uno dei miei batteristi preferiti, ha lasciato questo mondo a soli 51 anni. Ma che...
Il tutto mentre si stava esibendo con la sua band OHM. Il set era da poco iniziato e Nick si accascia al suolo, per un probabile arresto cardiaco (non ci sono ulteriori notizie al riguardo, ma poco importa).
Vabbe' non mi metterò a fare la lista di tutti i musicisti incredibili che ci hanno lasciato in questi mesi, perchè penso siate (purtroppo) aggiornati. Ovviamente Nick Menza non aveva certo la fama, lo spessore o l'appeal di gente come Prince, Bowie o Lemmy, ma forse per me ha contato molto più di loro, in quanto nella mia adolescenza (ma non solo) ho letteralmente divorato i dischi dei Megadeth degli anni 90.
Attenzione, Nick non era solo il batterista dei Megadeth, Nick dava secondo me molto alle canzoni, molto più di quanto i "normali" batteristi danno di solito. La batteria dei Megadeth, infatti, dopo il suo allontanamento dalla band, non è mai più stata la stessa. Si sono avvicendati grandi batteristi, ma semplicemente non sono mai stati la stessa cosa, neanche lontanamente. La differenza? Gli altri sono stati benissimo dietro ai pezzi ma lui era l'unico che li "mordeva".
Ascoltate questa splendida Hangar 18 (soprattutto la seconda parte, da 2.45 fino al termine), per capire di cosa parlo: potente, aggressivo, definito, personale. Ciao Nick...
Tornato a casa dopo una bellissima domenica mattina vengo a scoprire che anche Nick Menza, uno dei miei batteristi preferiti, ha lasciato questo mondo a soli 51 anni. Ma che...
Il tutto mentre si stava esibendo con la sua band OHM. Il set era da poco iniziato e Nick si accascia al suolo, per un probabile arresto cardiaco (non ci sono ulteriori notizie al riguardo, ma poco importa).
Vabbe' non mi metterò a fare la lista di tutti i musicisti incredibili che ci hanno lasciato in questi mesi, perchè penso siate (purtroppo) aggiornati. Ovviamente Nick Menza non aveva certo la fama, lo spessore o l'appeal di gente come Prince, Bowie o Lemmy, ma forse per me ha contato molto più di loro, in quanto nella mia adolescenza (ma non solo) ho letteralmente divorato i dischi dei Megadeth degli anni 90.
Attenzione, Nick non era solo il batterista dei Megadeth, Nick dava secondo me molto alle canzoni, molto più di quanto i "normali" batteristi danno di solito. La batteria dei Megadeth, infatti, dopo il suo allontanamento dalla band, non è mai più stata la stessa. Si sono avvicendati grandi batteristi, ma semplicemente non sono mai stati la stessa cosa, neanche lontanamente. La differenza? Gli altri sono stati benissimo dietro ai pezzi ma lui era l'unico che li "mordeva".
Ascoltate questa splendida Hangar 18 (soprattutto la seconda parte, da 2.45 fino al termine), per capire di cosa parlo: potente, aggressivo, definito, personale. Ciao Nick...