BIO
Bridgend è il nome del progetto post rock con influenze psichedeliche e progressive di Andrea Zacchia (chitarre e synth). Al progetto collaborano Lorenzo Sirani Fornasini (basso) e Denis Kokomani (batteria). Nel 2016 in collaborazione con Orange Park Records realizzano “Rebis”, concept album da cui viene estratto nel 2017 il primo singolo “Zain”.
GENERE
Post Rock / Progressive Rock
LINE UP ATTUALE
Andrea Zacchia, Chitarra
Lorenzo Sirani Fornasini, Basso
Denis Kokomani, Batteria
ALBUM ALL'ATTIVO
Rebis (2017)
INFLUENZE
Prog anni '70/'80, post rock, psychedelic rock
DI COSA PARLANO I VOSTRI TESTI
In Rebis, ispirati dalla filosofia hindu dei guna e dal mondo dell'alchimia, abbiamo raccontato, attraverso i dialoghi tra i protagonisti, il difficile e tormentato tentativo di un uomo di raggiungere l'isola di Rebis. Un viaggio in cui partenza e destinazione coincidono e durante il quale i tre protagonisti si confronteranno per dissipare le ombre e proiettarsi verso una nuova realtà.
I VOSTRI DISCHI PREFERITI IN ASSOLUTO
Misplaced Childhood (Marillion)
The division bell (Pink Floyd)
Discipline (King Crimson)
CITATEMI UN ALBUM CHE PENSATE DI ESSERE GLI UNICI AL MONDO AD APPREZZARE
Forse le lucciole non si amano più (Locanda delle Fate)
UN MUSICISTA CHE VORRESTE INCONTRARE PER FARCI QUATTRO CHIACCHIERE
Senza alcun dubbio Robert Fripp.
Pagina Facebook
In Rebis, ispirati dalla filosofia hindu dei guna e dal mondo dell'alchimia, abbiamo raccontato, attraverso i dialoghi tra i protagonisti, il difficile e tormentato tentativo di un uomo di raggiungere l'isola di Rebis. Un viaggio in cui partenza e destinazione coincidono e durante il quale i tre protagonisti si confronteranno per dissipare le ombre e proiettarsi verso una nuova realtà.
I VOSTRI DISCHI PREFERITI IN ASSOLUTO
Misplaced Childhood (Marillion)
The division bell (Pink Floyd)
Discipline (King Crimson)
CITATEMI UN ALBUM CHE PENSATE DI ESSERE GLI UNICI AL MONDO AD APPREZZARE
Forse le lucciole non si amano più (Locanda delle Fate)
UN MUSICISTA CHE VORRESTE INCONTRARE PER FARCI QUATTRO CHIACCHIERE
Senza alcun dubbio Robert Fripp.
Pagina Facebook