Recensione: The Winery Dogs - Dog Years: Live In Santiago (2017)

Da quanto tempo non parlavamo di una nuova uscita dove é coinvolto Mike Portnoy? Ecco, data l'astinenza, beccatevi una release di un live registrato lo scorso anno dai The winery dogs, gruppo (come saprete) completato da Richie Kotzen (chitarra e voce) e Billy Sheehan (Basso e cori).

Il suono di questo live album mi piace molto e come giá intuirete dal nome dei protagonisti, non puó che essere suonato magnificamente: Billy Sheehan al basso é sempre una macchina (anche ai cori se la cava egregiamente) e non credo ci sia bisogno di commentare la prova di Mike Portnoy. Richie Kotzen non é di certo da meno alla chitarra ma continuo a non gradire la sua voce in certi contesti. Il suo timbro mi piace (non vorrei essere blasfemo ma a volte mi ricorda Chris Cornell), il problema é che mi da sempre la sensazione di far fatica a cantare nel contesto di determinati volumi e distorsioni. In brani come Oblivion o We are One (solo per dirne due ma la lista é lunga) la voce a mio avviso necessiterebbe un altro tipo di vigore, oltre al fatto che diverse note alte non sono quasi eseguite a dovere. Forse la faccio troppo tragica, ma la voce é la prima cosa che attenziono in una band. Vedo bene la sua voce in un contesto acustico, invece. Infatti, Fire eseguita con la sola chitarra acustica o le rilassatissime Think it over o Regret (che potrebbero benissimo essere pezzi di Norah Jones) per me hanno decisamente senso in quanto Richie non é costretto ad aumentare di giri il suo timbro e il suo impatto con il brano é tutta un'altra storia.

La scaletta é quasi obbligata, considerato il fatto che i The Winery dogs al momento non hanno di certo un'ampia discografia dati i soli due full length: l'omonimo del 2013 e Hot Streak del 2015 (clicca sui titoli per leggere le relative recensioni).
In mezzo alle (belle) canzoni prese da questi due album (la scaletta é come sempre a fondo pagina), trovano anche spazio i soli di Mike Portnoy e di Billie Sheehan. Non sono un fan dei momenti tecnici fine a se stessi ma nel contesto di questo live ci stanno e comunque sono abbastanza brevi e godibili.

L'unico appunto che mi sento di fare riguardo questo live riguarda la voce di Kotzen, sotto tutti gli altri punti vista é un live magnifico e se vi sono piaciuti i due album, vi consiglio caldamente l'ascolto di questo Live in Santiago.

Tracklist Live In Santiago - May 27, 2016:

01. Oblivion
02. Captain Love
03. We Are One
04. Hot Streak
05. How Long
06. Time Machine
07. Empire
08. Fire
09. Think It Over
10. Mike Portnoy Drum Solo
11. The Other Side
12. Billy Sheehan Bass Solo
13. Ghost Town
14. I'm No Angel
15. Elevate
16. Regret
17. Desire