Recensione: The Darkness - Pinewood Smile (2017)


Riecco i folli The Darkness capitanati dai fratelli Hawkins.
Su quanta voglia di scherzare abbiano ancora gli inglesi, basta guardare la schizzata copertina, con i componenti della band appesi alla riconoscibile bocca di Justin (con il mio preferito e stilosissimo Frankie Poullain in bella mostra). Come saprete, completa la band l'ottimo Rufus Taylor (figlio del celebre Roger, batterista dei Queen), entrato a far parte della band durante l'ultimo tour.

Su Given to rock ho sempre avuto un occhio di riguardo per questa band che ho sempre seguito in tutte le loro uscite (potete cliccare qui per le recensioni di Hot cakes e Last of our kind) e che ho avuto modo di ammirare in due bellissimi concerti visti in quel di Londra. L'ultimo in ordine di tempo é stato quello dell'Electric Ballroom (clicca qui per lo strampalato live report), ma se ne avró la possibilita, andró sicuramente a vederli qualche altra volta perché dal vivo sono divertentissimi.

Ma veniamo a questo nuovo Pinewood smile: avevo giá fatto un primo ascolto di All the pretty girls e di Southern trains (vedi video sotto). Mi sono piaciute entrambe molto, soprattutto la seconda, canzone aggressivissima che se la prende con la compagnia di treni londinese. Veramente spassosa e quanto di meglio mi sarei aspettato dai The darkness e nettamente la mia canzone preferita di questo Pinewood smile. La mia espressione nell'anteprima del video dice tutto.


Ma oltre le due canzoni citate, ci sono tanti altri momenti degni di nota in questo album: l'altro singolo Solid gold non é esplosivo come altri ma cresce con gli ascolti, mentre convincono giá dal primo momento Buccaneers Of Hispaniola e Japanese Prisoner Of Love che hanno tutte le caratteristiche della band inglese: frizzanti, potenti, ironiche ed ispirate.

Purtroppo c'é anche l'altra metá del disco con canzoni che a volte sfiorano il livello "B-sides": se passabile (soprattutto per l'ultima parte) é la ballad Why Don't The Beautiful Cry, praticamente tutte le altre scorrono via abbastanza anonime: Lay down with me non mi appassiona, Happiness e I wish I was in heaven sono troppo banali per essere pezzi dei Darkness e Stampede of love non sarebbe cosí male se non somigliasse cosí tanto a Blackbird dei Beatles. Sono il solo a sentire questa somiglianza devastante?

Per tracciare un bilancio velocissimo: le prime sei tracce di Pinewood smile sono quello che mi aspettavo (e speravo) di sentire dalla band, le successive quattro tracce é invece possibile che non le ascolti mai piú. Se ci fossero state un paio di canzoni in piú all'altezza della situazione, avremmo potuto parlare di un disco ispirato quanto il predecessore Last of our kind, invece nella mia personalissima classifica gli si piazza immediatamente dietro. In prima posizione c'é ovviamente il debut Permission to land.

Voto 71/100
Top tracks: Buccaneers Of Hispaniol, Southern Train, Japanese Prisoner Of Love

Tracklist:
01. All The Pretty Girls
02. Buccaneers Of Hispaniola
03. Solid Gold
04. Southern Trains
05. Why Don't The Beautiful Cry?
06. Japanese Prisoner Of Love
07. Lay Down With Me, Barbara
08. I Wish I Was In Heaven
09. Happiness
10. Stampede Of Love