La scheda: Hangarvain


- Breve descrizione/bio della band:
Ciao Giovanni e ciao a tutti i lettori del blog, sono Alessandro Liccardo, chitarrista degli Hangarvain. La band è nata nel 2013 anche se con Sergio, il cantante, e Mirkko, il batterista, suonavamo insieme già da molti anni in altri progetti rock. Nel corso del tempo abbiamo avuto la possibilità di pubblicare diversi dischi e suonare in tour in tutta Europa conquistandoci una fanbase abbastanza numerosa che ci supporta e ci spinge a fare sempre di più e meglio. Del resto la cosa più importante nella musica è il pubblico, no?

- Genere musicale:
Facciamo rock con influenze southern ed alternative, anche se l’ultimo disco è un omaggio nelle sonorità, alla Motown e al rhythm and blues, ovviamente reinterpretato alla nostra maniera personale.

- Line-up attuale:
Sergio Toledo mosca è la nostra fantastica voce; io sono alla chitarra, Francesco Sacco al basso e Mirkko De Maio alla batteria.

- Album/EP/Demo all'attivo:
Nel 2014 abbiamo pubblicato il nostro primo disco Best Ride Horse, seguito dall’EP Naked che uscì a Natale 2015 in free download per i nostri fan. Nel 2016 abbiamo poi rilasciato Freaks, attualmente il nostro disco che ha venduto di più, ed il 25 maggio 2018 è appena uscito il nostro nuovo album Roots And Returns che è ascoltabile in streaming su Spotify, scaricabile su iTunes o acquistabile in copia fisica ai nostri concerti o dal sito www.hangarvain.bigcartel.com

- Influenze:
Sicuramente tantissime, siamo tutti e quattro dei consumatori seriali di qualsiasi genere musicale, dal rock al metal passando per il jazz ed il funk. Però ti faccio tre nomi tra le band a cui siamo stati più spesso accostati: Black Stone Cherry, Monster Truck e Rival Sons

- Di cosa parlano i vostri testi:
Sempre di cose vere ed esperienze reali. Facciamo musica per raccontare le storie che viviamo o osserviamo intorno a noi. La nostra ossessione è nel ricercare sempre la sincerità di quello che comunichiamo, quindi nei nostri testi trovi tutte le emozioni che le persone normali vivono, le paure e le soddisfazioni, le ansie e le gioie delle cose semplici e vere.

- L'esibizione live che ricorderete per molto tempo:
Potrei raccontartene molte, dal grande concerto di Kiev nel 2016 con gli Skillet davanti a seimila persone in delirio, all’apertura ai Darkness, una data veramente indimenticabile, ai live con Gilby Clarke dei Guns n’ Roses o con i Y&T. Ma ti dico il tour italiano con i leggendari Los Angeles Guns di un paio di anni fa. Siamo stati on the road con loro per una settimana venendo a contatto quotidiano con artisti che hanno venduto milioni di copie e sono dei professionisti straordinari, sul palco e off stage. Un’esperienza che ci ha formati come persone e come musicisti.

- Un aneddoto divertente capitato on stage o in studio:
Nel 2014 stavamo finendo di mixare il nostro primo disco, erano mesi che ci lavoravamo ed eravamo arrivati all’ultimo giorno. La sera prima ero molto turbato perché c’era qualcosa che non mi convinceva ancora in un pezzo. Il giorno dopo arrivai in studio in ritardo perché avevo passato tutta la notte a riregistrare completamente quel brano cambiando del tutto l’arrangiamento. Piacque moltissimo a tutti e in venti minuti stravolgemmo e migliorammo un pezzo su cui avevamo lavorato mesi. Era Father Shoes, uno dei pezzi a cui siamo più legati, una canzone che parla di emozioni forti, perdite importanti e crescita personale… quella canzone, ancora oggi, non manca mai nei nostri concerti.

- I vostri dischi preferiti in assoluto:
Qui potremmo parlarne per ore. Ti dico la mia: 1987 dei Whitesnake, è il disco che mi ha cambiato la vita.

- Qualcuno di voi mi dica un album che pensa sia l'unico al mondo ad apprezzare:
Between The Devil And The Deep Blue Sea dei Black Stone Cherry. Non è un disco sconosciuto, anzi, è stato un loro grandissimo successo, ma la band ha dichiarato più volte di non considerarlo un bell’album. Ecco, io a differenza della band ed insieme a tutti i loro fan, credo che sia un lavoro pazzesco!

- Un musicista che vorreste incontrare per fare quattro chiacchere:
Personalmente, ho avuto la fortuna di incontrare molti dei miei idoli, da Richie Kotzen a Kip Wnger, da Steve Overland a Steve Lukather, e poter scambiare quattro chiacchiere con loro è sempre stata una grande occasione di crescita. Ovviamente ci sono molti artisti che mancano nella mia collezione personale, ma probabilmente te ne cito uno che non potrò mai incontrare in quanto non più tra noi, Jimi Hendrix. Quando vivevo a Londra abitavo non lontano dal quartiere in cui se n’è andato. È sempre stato un punto di riferimento per me.

- Cosa chiedereste nel vostro backstage se foste il gruppo piú importante del pianeta:
Ahahah questa è una bella domanda! In realtà, prima di ogni concerto, siamo una band che ama stare tranquilla e concentrarsi molto. Quindi basterebbe avere degli spazi accoglienti, silenziosi e tranquilli, per riscaldarci e prepararci al meglio per lo show, la cosa più importante succede quando usciamo ed incontriamo il pubblico, non dietro le quinte!

- Contatti 
Potete seguirci attraverso la nostra pagina www.facebook.com/HangarvainOfficial o su Instagram. Da un po’ in Ukraina, dove abbiamo un certo seguito, ci è stata anche dedicata una pagina su di un social molto popolare in Est Europa che è curata da una nostra fan, ma a meno che non abbiate familiarità col cirillico, vi suggerisco Facebook!

Ecco il video al nostro ultimo video, Roots And Returns. Abbiamo voluto raccontare in questo singolo tutto quello che odiamo ed amiamo del rock!