Recensione Eradius - Eradius



Recensione a cura di Maria Carola Leone


Questo progetto nasce a Verona nel 2016 col preciso intento di sfornare musica originale e diversa rispetto a quanto normalmente ascoltato nelle cuffie dei giovani italiani e non. È un duo composto da Richard Dylan Ponte, londinese, ed Edoardo Gomiero, romagnolo doc, estremamente in erba ed esplosivo. Molto vicini al sound dei Royal Blood, traggono la loro linfa musicale anche da gruppi come Rage Against The Machine, Muse e Tool. La musica è per gli Eradius il linguaggio migliore per comunicare al mondo.

Dopo due anni di attività, gli Eradius si fanno conoscere al pubblico con un album di debutto che propone un genere a mio parere non ancora troppo conosciuto ed esplorato in Italia: lo stoner. Un rock 'pietrificato' già sperimentato nel panorama mondiale da band come Queens of the Stone Age, Melvins ed Electric Wizard. L'innovazione, si sa, crea sentimenti negativi o positivi in chi usufruisce dell'ascolto.

Le tracce di Eradius hanno come obbiettivo generare stupore, probabilmente influenzate dallo spirito british di Richard, creando nuovi linguaggi musicali in grado di andare oltreconfine. La band è conscia del fatto che forse Medusa – settima nella tracklist – sia quella più rappresentativa per la loro identità in cui oltre al rock ''pietrificato'' si percepisce un pizzico di funk che non fa mai male.

Tracklist
1. Alternative
2. Poison Eyes
3. Aliens
4. Black Queen
5. Timmy C.
6. Democrazy
7. Medusa
8. Feel
9. Desert Painter
10. Overthink
11. Raise ‘N Resist
12. Digital Puppets

In tutte le canzoni di questo esordio convincente è possibile riscontrare una musicalità assai personalizzata, in un caleidoscopio ritmico sempre più similare in cui gli Eradius sembrano, nonostante la loro giovane storia, pronti a conquistare un pubblico internazionale. Complice, sicuramente, il gusto alternative del londinese Richard.

Eradius https://www.facebook.com/EradiusRock/