Con il quartetto californiano c'eravamo lasciati con un EP - omonimo anche quello - del 2019 (recensito ineccepibilmente da Giulia Toselli) e da allora non é cambiato moltissimo: la copertina é praticamente uguale (ma a colori invertiti), il tipo di proposta musicale é la medesima e stesso discorso per la durata del prodotto che, anche in questo caso, non arriva alla mezz'ora complessiva, nonostante stiamo parlando di un full length.
Detto questo, se avete ascoltato con piacere l'EP di un paio d'anni fa, sono sicuro vi piacerá anche questo, dato che la musica é sempre un fresco Rock n' roll made in USA con una opener azzeccata quale California Dreamin’ (vi lascio il videoclip a fondo pagina) e degli ottimi singoli quali Tied up (interessanti le influenze gospel) e soprattutto quella Gypsy con dei BPM che mi fanno sempre battere il piedino con vigore.
Fra gli altri pezzi che compongo il disco, troviamo Take my hand che ha piú di una leggera ispirazione Audioslave, la discreta e leggera No warning, una con un riff che stavolta sembra preso in prestito da Eddie Van Halen. Pezzo forte dell'album é sicuramente la ballad conclusiva, quella Another last time (anche qui con un riff preso in prestito da qualcuno, in questo caso Yellow Ledbetter dei Pearl jam), ancora con degli interessanti inserti gospel, che alza decisamente l'asticella e che ci fa vedere le potenzialitá della band.
Per quanto mi riguarda, mi aspetto pezzi di questa caratura da loro in futuro e, pur tenendo a mente che nella musica si inventa ormai poco, magari vedere meno "omaggi" ad altri musicisti. Nell'attesa, possiamo gustarci questo nuovo self-titled con qualche ottimo pezzo e qualche pezzo che si lascia ascoltare con piacere.
Voto 67/100
Voto 67/100
Top tracks: California Dreamin’, Gypsy, Another Last Time
Tracklist
1. California Dreamin’
2. The Wire
3. Tied Up
4. Take My Hand
5. Gypsy
6. No Warning
7. The Morning
8. Another Last Time